A Napoli in migliaia per il 150/o compleanno degli Alpini – Campania

A Napoli in migliaia per il 150/o compleanno degli Alpini – Campania

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Cerimonia con ‘frecce tricolori”. Serino:sono nel cuore italiani


(ANSA) – NAPOLI, 15 OTT – Con il sorvolo delle Frecce
tricolori su piazza del Plebiscito a Napoli si è chiusa la
cerimonia per il 150mo anniversario della fondazione del corpo
degli alpini, istituito proprio a Napoli nel 1872. Ed oggi il
capoluogo campano è stato affollato da migliaia di penne nere,
uomini e donne provenienti da tutta Italia.
   
A fare gli auguri alle Penne nere in servizio e a quelle che
dopo aver lasciato il servizio sono ancora attive con
l’Associazione nazionale alpini, oggi è giunto a Napoli il capo
di Stato maggiore della Difesa, l’ammiraglio Giuseppe Cavo
Dragone, che nel corso del suo saluto ha ricordato di essere
figlio di un alpino e padre di un ufficiale degli alpini.
   
Uomini e donne presenti sia nei teatri operativi, in
operazioni di pace all’estero ma anche in operazioni di concorso
alla sicurezza interna, come “Strade sicure”. E non solo. Gli
alpini congedati, come ha ricordato il presidente
dell’Associazione nazionale alpini, Sebastiano Favero, sono
stati sempre presenti quando il Paese ha avuto bisogno,
soprattutto per soccorrere le popolazioni in difficoltà a
seguito di calamità naturali.
   
A fare da padroni di dimora in piazza del Plebiscito c’erano il
Capo di Stato maggiore dell’Esercito, Pietro Serino e il
comandante del Corpo degli alpini, Ignazio Gamba, che ha
sottolineato come la festa di oggi, nella città in cui nacque il
Corpo, può essere considerata un ponte ideale “tra il mare e la
montagna, due ambienti dove bisogna essere particolarmente
preparati per operare”.
   
Sul palco tra le autorità, oltre al sindaco di Napoli,
Gaetano Manfredi, che ha dato il benvenuto alle Penne nere a
nome di tutta la città, anche un alpino diventato, nel corso
dell’emergenza Covid, uno dei volti più noti agli italiani: il
generale Francesco Paolo Figliuolo, capo del Comando Operativo
di Vertice Interforze. “Qual è la pace per cui gli alpini si
sono sempre sconfitti e continueranno a battersi?”, si è chiesto
il generale Serino. “Non è sicuramente quella, talvolta fredda,
dei trattati internazionali ma è quella giusta, quella che
garantisce dignità agli uomini e illumina e riscalda i nostri ed
i vostri focolari. Siete un Corpo dell’Esercito – ha concluso
Serino – che è nel cuore degli italiani”. (ANSA).
   

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